BIO
E' difficile disinteressarsi alla fotografia quando hai respirato l’aria acre della camera oscura, tra pellicole appese e cavalletti, fotocamere ed obiettivi, oggetti un tempo inconsueti ma a me familiari, che un fatidico giorno provi ad usare.
I viaggi in Oriente sono stati l’occasione per accendere la passione: le multiformi sfaccettature religiose ed etniche, rivisitate con un approccio psicologico, permettono di immortalare atteggiamenti e situazioni inusuali per la nostra cultura; volti ,espressioni, luoghi ed oggetti possono essere interpretati meglio quando sei consapevole di conoscere come l’uomo si muove nell’ambiente, come pensa di muoversi e come l’ambiente stesso si trasformi in funzione di ciò che l’uomo vuole.
Per me, viaggiare, vuol dire venire a contatto con culture, vite ed esperienze diverse e la fotografia mi permette di cristallizzare quegli incontri casuali in luoghi lontani, immortalando così la transitorietà di quei momenti .
Cavalletto, fotocamera, coraggio e un po’ di incoscienza: lo zaino è pronto e la mia prossima avventura può inziare..